VUOTO D’ARIA di CLEMENTINE HAENEL

 Titolo: Vuoto d’aria 

Autore: Clementine Haenel

Casa Editrice: Fandango 

Pagine: 104

Prezzo: 15 

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TRAMA


A Parigi, la protagonista - una ragazza di una ventina d'anni con estemporanei impulsi omicidi -, vive una relazione sentimentale caotica con un musicista di quaranta. Quando lui la lascia, lei sprofonda in una spirale distruttrice: tenta il suicidio, cambia città, viene sballottata tra vari uomini, sullo sfondo di ambienti degradati in cui si ritrova a muoversi e a sbandare. "Vuoto d'aria" è il racconto di un'eroina alla deriva, una donna che perde terreno dinnanzi alla violenza degli uomini e all'indifferenza delle città in cui si ritrova ad abitare; ma anche della speranza che ritorna, abbagliante, come il sole del Nord. In questo romanzo Clémentine Haenel traccia il profilo di una donna tesa all'autodistruzione: un pellegrinaggio che somiglia a una discesa infernale e insieme a una cieca ricerca d'amore.


LEGGILO SE 

Leggilo se ti piacciono i romanzi introspettivi. Se ti piacciono i libri che indagano i lati più oscuri della mente.


NON LEGGERLO SE 

Non leggerlo se i romanzi che parlano di depressione ti turbano; se sei alla ricerca di un romanzo da “e vissero sempre felici e contenti” questo non fa per te. 


COSA NE PENSO

Un libro breve ma decisamente intenso. Quelle che sono solo 104 pagine racchiudono al loro interno la profondità dell’anima di una donna in frantumi. Le sue paure, le sue frustrazioni, la sua rabbia. Ogni pagina si fa portavoce del turbinio di emozioni che riempiono il cuore e che sprofondano l’animo della protagonista; in balia dei suoi sentimenti per un uomo che non è quello giusto per lei. Ci troviamo di fronte alla storia che potrebbe essere quella di molte ragazze, sedotte e abbandonate, ma che per una volta non ce la fanno a rialzarsi con le proprie gambe. Ci prova ma continua a inciampare in relazioni disturbate, in comportamenti autolesionisti e in pensieri deviati. Questa è la brutta faccia della depressione, questa è il lato che nessuno vuole vedere di una malattia che spesso sentiamo ma con cui non vorremmo interfacciarci mai. Se avete amato “Tutto chiede salvezza” questo libro fa decisamente per voi. 

Scritta con uno stile magistrale, questa storia vi rapirà e saprà aggrovigliarvi lo stomaco. Troverete frasi brevi, descrizioni crude, flussi di coscienza e una scrittura tagliente come la lama di un rasoio. 

Lo consiglio davvero molto a chi apprezza questo genere di scrittura e a chi non si lascia intimorire dai romanzi sulla parte oscura che abita l’animo umano. 



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