I NOSTRI CUORI PERDUTI di Celeste Ng
Un distopico romantico
CASA EDITRICE: Mondadori
AUTORE: Celeste Ng
PREZZO: 20 euro
NUMERO DI PAGINE: 348
Terminato da poco di ascoltarlo su Audible.
Ero stata attratta da come veniva definito “un romanzo per chi ha amato la Atwood”, e chi mi segue sa quanto io la adori. Devo dire che ci sono similitudini tra le due scrittrici, non tanto per lo stile ma quanto per la critica. Anche questo romanzo nasce come critica sociale ma poi del distopico non ha molto quindi è adatto anche a chi non apprezza particolarmente le letture che gli sembrano lontane dalla realtà (ma che poi, lo sono davvero?).
TRAMA
Immaginate un mondo in cui è stato deciso che la causa di ogni male è l’Asia. Immaginate un’America in cui il patriottismo domina sovrano (c’è davvero da immaginarlo questo?). Immaginate l’eliminazione della libertà di espressione politica o religiosa.
Ecco il mondo di Bird, un giovane ragazzo che si trova a crescere nell’era del “Pact” in cui tutto ciò che importa è essere americano e amare l’America, non avere idee filocinesi e non provare a ribellarsi al governo. Ma cosa succede quando Bird decide di ritrovare sua madre, scappata da tempo, e si trova ad affrontare la dura realtà di bambini strappati alle loro famiglie e “ricollocati” in famiglie meno problematiche e in linea con le idee del “Pact”?
COSA NE PENSO
La scrittrice crea un universo distopico (ma non troppo) per raccontare la storia di una madre e di suo figlio. Un romanzo romantico sull’amore familiare che vi farà commuovere e che vi farà riflettere. Adatto sicuramente anche a chi le distopie non le tollera dal momento che il lato “fantascientifico” fa solo da sfondo. Che poi la dura verità è che di “fantastico” non c’è molto. La scrittrice si è ispirata alla dura realtà. A ciò che è successo e che continua a succedere in America. Le ricollocazioni esistono veramente per le famiglie di immigrati. Il razzismo esiste non solo nei confronti dei cittadini afroamericani ma anche nei confronti di chi viene dall’est del mondo.
Quindi il libro riesce benissimo in tutti i suoi scopi. Non solo è una storia davvero bella, scritta in maniera magistrale, con abilità letterarie degne di nota. Ma riesce anche a far riflettere su ciò che a noi sembra una “distopia” ma in verità è più reale di ciò che immaginiamo.
Inoltre a fine libro l’autrice ci lascia anche diversi riferimenti, che potete poi cercare online, e che sono come uno schiaffo in faccia.
Non ci credete? Correte a documentarvi. Ma prima, leggete questo libro. Perché merita, merita davvero.


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