VAMPS di NICOLE AREND
TRAMA
Solo i migliori arrivano alla VAMPS, la Vampire Academiae ad Meritum, Peritia et Scientia. I più intelligenti, quelli con le famiglie più influenti alle spalle.
«Che cosa ci faccio qui?» si chiede Dillon Halloran sulla piazza di Arnes, un villaggio nelle Alpi svizzere, mentre insieme a un gruppo di adolescenti aspetta di essere accompagnato all’accademia nascosta in mezzo ai picchi innevati, in un luogo inaccessibile ai più. Non solo la sua famiglia non possiede ricchezze né prestigio internazionale, non si sposta su auto di lusso o vive in località esclusive, Dillon sa anche di essere diverso da quei suoi coetanei per un motivo fondamentale: non è un vampiro, bensì un dhampir. Suo padre è umano e sua madre, la donna che lo ha reso vampiro per metà, è uscita dalla sua vita che era molto piccolo, nemmeno se la ricorda.
Eppure, è per sua volontà che si trova lì. Suo padre glielo ha rivelato da poco, non appena compiuti diciotto anni, dopo una vita trascorsa in Irlanda, circondato dalla natura e dall’amore del suo unico genitore. Però Dillon non sa perché deve frequentare l’accademia.
Il padre non ha voluto o potuto spiegarglielo. «Lo capirai », gli ha detto prima di abbracciarlo e tornare a casa.
Cora, Angelo, Sade, Jeremiah sono solo alcuni dei compagni con cui condividerà tre anni alla VAMPS, il
cui motto è In Tenebris Refulgemus – Nell’oscurità brilliamo – è il suo motto. Alcuni di loro sono gentili, curiosi nei suoi confronti, in fondo Dillon è il primo dhampir ammesso in quel prestigioso istituto. Altri lo guardano con disprezzo. Lo stesso Dillon dubita di sé, delle sue capacità di adattarsi: non ha mai bevuto sangue, non ha mai dormito in una bara, non ha mai volato… In lui batte un cuore umano. Eppure, quando assaggia il sangue per la prima volta ne vorrebbe ancora.
Dopo essere diventato Vampiro Eletto, Dillon deve dimostrare di avere le qualità che competono a un leader e difendersi da chi vorrebbe cacciarlo dalla scuola. E ora non può più andarsene. Perché deve scoprire i tanti segreti che lo riguardano.
LEGGETELO SE
Leggetelo se amate le storie di vampiri, se cercate uno young adult e se avete amato sia Harry Potter che Twilight.
NON LEGGETELO SE
Non leggetelo se cercate un romanzo più sullo stile di Anne Rice, se non vi piacciono le storie ambientate al college e se siete alla ricerca di un romanzo molto adrenalinico, macabro e crudo.
COSA NE PENSO
Posso dire che nel complesso il libro mi è piaciuto e l'ho trovato piacevole; la trama è costruita bene, il worldbuilding è ben riuscito e i colpi di scena non mancano. Per quanto non apprezzi particolarmente i romanzi ambientati nelle scuole o nelle università, mi è piaciuto leggere delle lezioni di volo e di combattimento e degli intrighi tra giovani dell'elite vampiresca. Mi ha fatto ripensare alla me stessa più giovane alle prese con Harry Potter.
Sicuramente questo è stato il primo romanzo di quella che sarà una serie perchè benchè tutti i nodi vengano al pettine alla fine del romanzo, le avventure di Dillon non sono sicuramente concluse. Ma se avete paura delle saghe e non volete imbarcarvi in una lettura lunga, non preoccupatevi, il libro può essere sicuramente letto da solo perchè come dicevo, tutti i nodi vengono al pettine. La storia è quindi autoconclusiva ma lascia sicuramente spazio ad un seguito, che devo dire sperò ci sarà e che nel caso sicuramente leggerò.
Ho apprezzato la scrittura scorrevole, ricca in dialoghi e scarna di descrizioni troppo dettagliate, e il ritmo incalzante mi ha tenuta incollata alle pagine fino all'ultimo.
Unica pecca è secondo me il finale, un po' troppo sbrigativo. Dopo aver messo davvero tanta carne al fuoco nelle prime 400 pagine, tutto si risolve in fretta e con una facilità che mi ha lasciata lievemente indisposta, però sappiamo tutti che la parte più complicata è sempre il finale di una storia quindi non prendiamocela con la povera Arend che è stata sicuramente molto brava a scrivere una storia intrigante incastrando perfettamente tutti i personaggi, che pochi non sono.
Come età di lettura lo consiglio dai 16 anni in su, inserendo questo libro nella "dark academia" e tra gli "young adult", anche se può essere apprezzato anche dai più grandicelli.
Sicuramente non mancano note leggere di romance, che non risultano però centrali e che quindi fanno da condimento perfetto per un libro fantasy.
Se lo avete letto fatemelo sapere qui o su instagram, dove mi trovate come @unalibraiaincorsia !



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