Lo schifo che ha visto Cassandra di Gwen Kirby
Casa editrice: Mondadori
Autore: Gwen Kirby
Pagine: 216
Prezzo: 19 €
Genere: raccolta di racconti, feminine rage, femminismo, critica sociale.
TRAMA
Una donna cammina per strada e un uomo le dice di sorridere. Quando sorride, rivela una bocca piena di zanne. Con un morso stacca la mano dell’uomo, trita le ossa e le sputa; per sbaglio manda giù la sua fede nuziale, che le resta sullo stomaco.
In questa esplosiva raccolta di storie selvagge troverete di tutto, davvero di tutto. C’è Cassandra che ha visto il futuro, ma che non si sogna nemmeno di dire ai Troiani tutto quello che sa. Ci sono vergini che sfuggono al sacrificio, streghe che rifiutano di essere bruciate, puttane che non si vergognano. Ci sono donne che diventano guerriere-scarafaggio radioattive e reagiscono in modo sconvolgente ai molestatori che incontrano per strada. Gwen Kirby usa le tecniche letterarie più spericolate – una recensione di Yelp, un articolo di WikiHow – per dar vita alla ribellione estrema e liberatoria delle sue protagoniste agguerrite e irriverenti e ci regala una raccolta sorprendente di racconti (avanti e indietro nei diversi periodi storici) che narrano dei trionfi e delle sconfitte di donne arrabbiate (a volte proprio incazzatissime), rumorose, arrapate, sole ed energiche, che rifiutano il ruolo di personaggi secondari e scelgono di essere protagoniste.
Lo schifo che ha visto Cassandra è un cocktail esplosivo di Margaret Atwood e Buffy, una originalissima meditazione sulle paure, le gioie e i dolori dell’essere donna attraverso i secoli. Ogni storia è legata insieme a tutte le altre dalla scrittura incredibilmente sicura di Kirby, e dalla sua fascinazione per le donne forti e vulnerabili, donne che sono venute prima di lei e le dicono: “Siamo sempre state così. Bisognava solo sapere dove guardare”.
LEGGILO SE
Leggetelo se vi piacciono le raccolte di racconti, se vi piace il filone letterario della “rabbia femminile” e se vi interessano i libri diciamo, fuori dal comune.
NON LEGGERLO SE
Non leggetelo se questi libri un po’ surreali, un po’ “critica della società maschilista”, un po’ poco tangibili, non vi garbano. Perché lo lascereste stare dopo i primi due racconti (che dirò, sono stati i miei preferiti!).
COSA NE PENSO
Questo è sicuramente uno dei motivi per cui ho deciso di leggere "Lo schifo che ha visto Cassandra". L'altro motivo è che il libro appartiene al movimento "Feminine Rage", che sento particolarmente vicino.
Come c'è qualcosa di tremendamente sbagliato nel fatto che siamo abituati a leggere di donne stuprate o aggredite… ma non di licantropi assassini. Dovrebbero essere due notizie altrettanto stupefacenti. E invece non lo sono.
E quanto è sbagliato che siamo abituati a sentire di donne tradite, povere anime da compatire, e di uomini virili che chiamati dal loro naturale desiderio sessuale non hanno potuto “fare a meno” di ascoltare i loro istinti? E i nostri, di istinti, dove sono?
Repressi, chiusi nella camera da letto e custoditi tra i sacri vincoli del matrimonio. La donna pudica, la donna candida, lei che è fatta per soddisfare e non per essere soddisfatta. Ma quanto è sbagliato?
La nostra rabbia è profonda, fomentata da secoli di repressione, sottomissione e imposizioni. E in questo libro la si sente tutta.
“ Un profilattico Trojan verrà conservato in ogni portafoglio speranzoso, estratto con sicurezza imba-razzata, infilato sull'asta, srotolato fino alla base. Scoprendolo gli uomini di Troia forse riderebbero, si sentirebbero umiliati o si fermerebbero a riflettere sull'indifferenza della Storia e sulla tracotanza dell'uomo che spera di essere ricordato. Ma le donne, vedendo quel festone di quadratini blu che si dispiega, le donne esulterebbero, lo sventolerebbero in aria come una bandiera nuova, come la promessa di un futuro migliore.”



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